Giustizia

unioni civili

Mentre il testo del tanto atteso Disegno di legge Cirinnà sulle unioni civili è in esame al Senato, oltre alla società civile scesa in piazza recentemente per manifestare al grido di #SvegliatItalia, anche alcune aziende hanno deciso di schierarsi, manifestando esplicitamente il loro supporto al riconoscimento dell’unione familiare, qualunque essa sia. That’s amore, appunto.

Lo scorso 2 febbraio diciotto associazioni sono scese in piazza, a Roma, per richiamare l’attenzione sul dibattito politico relativo al reato di clandestinità che il Governo, secondo le associazioni promotrici del flash mob, ritarda ad abrogare pur avendo da quasi due anni ricevuto mandato dal Parlamento. Per questo sotto Montecitorio, un gruppo di cinquanta volontari e attivisti ha aperto gli ombrelli per formare la scritta #Migrare non è reato, per contestare una legge ritenuta dalle associazioni ingiusta, inutile, dannosa e clandestina, perché punisce una persona unicamente in base al suo status, non avendo alcun effetto deterrente sull’immigrazione irregolare ma anzi producendo solo ghettizzazione, razzismo e disagio sociale.

Anche per il servizio Giustizia sta accadendo qualcosa di simile alla medicina difensiva: quest’ultima consiste nella pratica di diagnostiche o di misure terapeutiche condotte principalmente non per assicurare la salute del paziente, ma come garanzia delle responsabilità medico legali seguenti alle cure mediche prestate. Nel settore giustizia si sta reagendo quasi allo stesso modo, adottando spesso soluzioni discutibili invece che riorganizzarsi e rendere più efficiente il servizio a favore dei cittadini.

anno giudiziario

Si è tenuta lo scorso 28 gennaio, presso la Corte di Cassazione e contestualmente presso le ventisei Corti di appello d’Italia, la cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario 2016 alla presenza del Presidente della Repubblica e dei rappresentanti dell’esecutivo e delle istituzioni. Nel corso della cerimonia di apertura è stato tracciato il bilancio annuale del sistema giustizia dal nord al sud dell’Italia.

Whistleblowing giustizia

Cos’è il Whistleblowing? Si tratta di uno strumento legale – già collaudato da qualche anno, anche se con modalità diverse, negli Stati Uniti e in Gran Bretagna – per informare tempestivamente su eventuali tipologie di rischio: pericoli sul luogo di lavoro, frodi all’interno, ai danni o ad opera dell’organizzazione, danni ambientali, false comunicazioni sociali, negligenze mediche, illecite operazioni finanziarie, minacce alla salute, casi di corruzione o concussione e molte altre fattispecie.

sistema di comunicazione satellitare

Il Muos (Mobile User Objective System) è il sistema di comunicazioni satellitari della marina militare statunitense ed una delle basi a terra del sistema si trova in Sicilia, a Niscemi (Caltanissetta), proprio nella riserva naturale della Sughereta, un sito di interesse comunitario. Da sempre il Muos è stato oggetto di forti contestazioni, perché ritenuto un sito abusivo in quanto installato su un territorio tutelato da vincoli ambientali con inedificabilità assoluta e pericoloso a causa delle emissioni elettromagnetiche a piena potenza.

Il “pacchetto depenalizzazioni” è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 17 del 22 gennaio 2016: in base alle nuove disposizioni viene sancita la depenalizzazione di circa quaranta reati per cui è stabilita la sola pena della multa o dell’ammenda, previsti al di fuori del codice penale e viene inoltre prevista l’abrogazione di alcuni reati di minor allarme sociale che diventano illeciti civili.

L’Italia non detiene il primato negativo dell’ultimo posto in classifica in tema di corruzione ma di sicuro non c’è molto da festeggiare: solo la Bulgaria in Europa sta peggio di noi ed il nostro Paese continua ad essere percepito come uno dei più corrotti dell’Occidente. Secondo la classifica annuale stilata da Transparency International, l'organizzazione della società civile leader globale nella lotta alla corruzione, l’Italia occupa il 61° posto al mondo e resta un’anomalia tra i Paesi europei più avanzati.

Open Migration è un progetto di informazione aperto sul tema delle migrazioni promosso dalla CILD, la Coalizione Italiana Diritti e Libertà civili, di cui fa parte anche Cittadinanzattiva. Il progetto racchiude in sé un percorso e un obiettivo: usando dati, competenze e conoscenze vuole contribuire a formare e orientare le opinioni e le coscienze sulle migrazioni, senza fornire alcuna informazione di tipo retorico o fondata su stereotipi.

sangue infetto

La Corte europea dei diritti dell'uomo, con la sentenza del 14 gennaio 2016, ha condannato lo Stato italiano a risarcire più di 350 cittadini, vittime dirette o familiari di persone decedute, infettati da vari virus (HIV, epatite B e C) attraverso le trasfusioni di sangue avvenute a causa di precedenti patologie o ad operazioni chirurgiche. Il totale dei risarcimenti supera i 10 milioni di euro. Nei ricorsi contro la Repubblica Italiana, oltre agli ostacoli incontrati per far valere almeno il proprio diritto ad un indennizzo amministrativo previsto dalla legge n. 210/1992, i ricorrenti hanno lamentato la lunghezza eccessiva delle procedure di risarcimento del loro danno alla vita.

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