Salute

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Forte sulla carta, molto meno nella realtà. Disuguale, perché non garantito ai cittadini sempre, ovunque e allo stesso modo. Formale, perché non orientato a garantire effetti di miglioramento della realtà. Così appare il coinvolgimento dei cittadini da parte delle istituzioni in materia sanitaria. Se è vero, infatti, che numerose sono le norme e le previsioni che lo disciplinano, sia a livello nazionale che regionale e locale, assai meno efficaci risultano invece essere le fasi e le modalità in cui la partecipazione civica viene garantita nelle politiche sanitarie pubbliche. Si rischia così di avere partecipazione, ma senza qualità e senza cambiamenti effettivi; pochi cittadini e poche associazioni inclusi, e molti esclusi; cittadini che hanno voce solo su aspetti marginali dell’azione pubblica; cittadini a cui non si rende conto del processo partecipativo né dei suoi risultati e che sono tagliati fuori dalla messa in pratica delle decisioni che hanno contribuito a prendere. Il quadro emerge dalla Indagine sulla partecipazione civica in sanità, promossa da Cittadinanzattiva nell’ambito del progetto “Consultazione sulla partecipazione civica in sanità” con il contributo non condizionante di Novartis.

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Chiusa l’indagine online sull’esperienza di coinvolgimento vissuta da organizzazioni civiche/Associazioni coinvolte in pratiche partecipative attivate da Aziende sanitarie/ospedaliere e Assessorati regionali alla salute. L’indagine fa parte del progetto “Consultazione sulla partecipazione civica in sanità”, realizzato da Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato, con il contributo non condizionante di Novartis. 
Gli step d’indagine in sintesi: dopo la candidatura di 85 pratiche partecipative da parte di tali Enti, ne sono state selezionate 62 oggetto di analisi approfondita mediante Questionario al funzionario referente. Specularmente Cittadinanzattiva ha voluto raccogliere anche il punto di vista dei soggetti civici che gli Enti hanno coinvolto: su circa 130 inviti a compilare, sono stati ricevuti 41 Questionari semi-strutturati, i cui dati sono stati elaborati in modo aggregato ed integrato con i dati provenienti dagli Enti.
I risultati dell’indagine sono parte integrante del materiale preparatorio per gli stakeholder che, coordinati da professionisti della Scuola Facilitatori lavoreranno in gruppi e in plenaria nell’evento di Consultazioni, che si svolgerà a Roma il 30 e 31 gennaio. 

Dopo due edizioni con le tappe del “villaggio” su tutto il territorio italiano, torna #IoEquivalgo e per questa terza edizione si mette al servizio di alcune Amministrazioni Regionali del Sud Italia, affinché costruiscano strategie d’intervento, comunicazione e sensibilizzazione a supporto del farmaco equivalente.

Il primo appuntamento si è tenuto il 17 dicembre a Bari, con una conferenza stampa di presentazione della terza annualità. Guarda il servizio di Antenna Sud

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“Oggi celebriamo il Servizio sanitario nazionale, una grande conquista, il cui valore è riconosciuto anche a livello internazionale, che tiene insieme l’equità di accesso alle cure e la tutela del diritto alla salute, al benessere e dunque alla felicità di una comunità, delle donne e degli uomini che sono beneficiari e protagonisti attivi dello stesso Ssn”, dichiara Anna Rita Cosso, vice presidente nazionale di Cittadinanzattiva presente all’evento di celebrazione dei 40 anni del Servizio Sanitario nazionale.

Il cammino del Servizio Sanitario Nazionale è anche il cammino di donne e uomini che in questi 40 anni si sono trasformati da oggetti passivi a soggetti attivi; da numeri a individui; da malati a promotori di salute; da utenti a persone; da associazioni di pazienti a organizzazioni che operano per la tutela del bene comune".

Sempre di più le segnalazioni di cittadini che denunciano di non poter accedere ai servizi sanitari: nel 2017 si tratta di oltre un cittadino su tre (37,3%, il 6% in più rispetto all’anno precedente) fra quelli che si sono rivolti a Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato. Le liste di attesa, soprattutto per esami diagnostici come mammografie, risonanze e tac, e i costi a carico dei cittadini, in particolar modo per ticket, farmaci e prestazioni in intramoenia, restano le note dolenti per curarsi nel nostro Paese.

Si attendono in media 15 mesi per una cataratta, 13 mesi per una mammografia, 12 mesi per una risonanza magnetica, 10 per una Tac e per una protesi d’anca, 9 mesi per un ecodoppler e 7 per una protesi al ginocchio.  E se i costi dei ticket per esami diagnostici e visite restano la prima voce di spesa segnalata dai cittadini, crescono anche quelli per i farmaci e per le prestazioni in intramoenia.

presentato il rapporto annuale sulla farmacia

Presenti quasi ovunque e aperte quasi sempre, le farmacie in Italia giocano un ruolo di primo piano nel contribuire a far rispettare l’aderenza alle terapie e ben si prestano al quotidiano dialogo e ascolto, specie nei confronti di persone anziane e affette da patologie croniche, donne con minori o in dolce attesa. Ma quando si tratta di strutturare servizi in rete sul territorio vengono spesso “dimenticate”: questo il principale paradosso che vivono oggi in Italia le farmacie, imprescindibile presidio del Servizio Sanitario Nazionale per capillarità e prossimità, escluse o poco integrate sia nel servizio di assistenza domiciliare integrata (ADI) territoriale, sia nella Medicina di Gruppo nel territorio per l’erogazione di servizi alla collettività.

open day vaccini

Venerdì 16 novembre si svolgerà il primo “Open day del Tribunale per i diritti del malato” di Cittadinanzattiva dedicato all’informazione sui vaccini: i volontari del Tdm incontreranno i cittadini per fornire informazioni su diritti e responsabilità in ambito vaccinale, distribuire una copia della guida utile realizzata grazie alla campagna informativa #rompilatrasmissione e raccogliere eventuali segnalazioni allo scopo di offrire supporto e tutela. L’iniziativa coinvolgerà undici Regioni italiane, più di quaranta città, con l’obiettivo di favorire una corretta informazione civica e promuovere l’empowerment dei cittadini. Vieni anche tu a conoscere i tuoi diritti e le tue responsabilità in ambito vaccinale! 

acquisti in sanità iscrizioni 01 immagine per i social

Aperte le iscrizioni al corso 'Acquisti in sanità. Governare le innovazioni garantendo i diritti', della nostra Scuola civica di alta formazione, diritti e partecipazione in sanità, che si terrà il prossimo 5 e 6 dicembre a Napoli. Il corso intende essere una occasione in cui presentare, discutere e individuare insieme strumenti per la prevenzione e gestione del rischio nell'ambito degli acquisti in sanità, offrendo metodi, strumenti, esperienze e buone pratiche per la mappatura e valutazione dei rischi e per l'individuazione delle relative azioni correttive.

OPEN DAY TDM 16 ottobre 2018

Venerdì 16 novembre si svolgerà il primo “Open day del Tribunale per i diritti del malato” di Cittadinanzattiva, dedicato all’informazione sul tema vaccini: i volontari del Tdm incontreranno i cittadini per promuovere un’informazione corretta su diritti e responsabilità in ambito vaccinale, distribuire la guida utile realizzata grazie alla campagna informativa #rompilatrasmissione e raccogliere eventuali segnalazioni allo scopo di offrire supporto e tutela.

vi osservatorio civico sul federalismo in sanita

Su tempi di attesa, gestione delle cronicità, accesso ai farmaci innovativi, coperture vaccinali e screening oncologici si registrano disuguaglianze sempre più nette fra le varie aree del Paese. E non sempre al Nord va meglio che al Sud.

Ad esempio se le regioni meridionali arrancano sull’adesione agli screening oncologici, sulle coperture vaccinali sono soprattutto quelle del Centro-Sud ad aver raggiunto la soglia del 95%. Se al Nord si investe di più e meglio per l’ammodernamento delle strutture e dei macchinari, sulle liste di attesa si registrano picchi negativi anche nelle aree settentrionali; ad esempio, per un intervento di protesi d’anca si attende di più in Veneto che in Calabria e per una coronarografia più in Piemonte che in Abruzzo. Questo il quadro che emerge dal VI Rapporto dell’Osservatorio civico sul federalismo in sanità, presentato oggi da Cittadinanzattiva-Tribunale per i diritti del malato.

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