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Giustizia
Mattarella risponde all’appello dei detenuti del Veneto
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha risposto con una lettera ad un appello che i carcerati del Veneto gli avevano rivolto pochi giorni fa e pubblicato sul quotidiano “Il Gazzettino”. Una richiesta di aiuto inviata dai detenuti delle carceri di Venezia, Padova e Vicenza in cui gli stessi affermano di "meritarsi per la maggior parte una pena, ma non la tortura" derivante dall'ulteriore limitazione della libertà personale conseguente dalle misure di contenimento per l'emergenza sanitaria in corso.
Consiglio Europeo: no a tortura nei luoghi di detenzione
Il 20 marzo il Comitato europeo per la prevenzione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti (CPT) ha enunciato e reso pubblici i principi a fondamento del trattamento delle persone in stato di detenzione o private della libertà personale in questa fase di gravissima emergenza per la pandemia da Coronavirus e che sta mettendo a dura prova le autorità degli Stati membri del Consiglio d’Europa.
Mascherine in arrivo dal carcere di Massa
I lavoratori detenuti nel penitenziario di Massa saranno impegnati nella produzione di mascherine in tessuto non tessuto, certificato, per una quantità complessiva che presumibilmente arriverà a cinquemila pezzi al giorno. Un contributo importante che nasce dalla collaborazione tra le Istituzioni e che garantirà tutte le misure igieniche del processo produttivo.
Decreto Cura Italia: ecco le novità per la Giustizia
Le nuove norme contenute nell’ultimo Decreto "Cura Italia" sono dirette a contrastare l’emergenza epidemiologica da Covid-19 e contenere gli effetti negativi sullo svolgimento dell’attività giudiziaria. Le disposizioni prorogano, di fatto, fino al 15 aprile 2020 alcune disposizioni contenute nel precedente decreto legge 8 marzo 2020, n. 11, che conteneva misure urgenti per il differimento delle udienze e per la sospensione dei termini nei procedimenti civili, penali, tributari, militari e amministrativi.
Toscana: mascherine in arrivo grazie al lavoro dei detenuti nelle carceri
Diecimila è il numero di mascherine che ogni giorno i laboratori sartoriali presenti negli istituti penitenziari di tutta Italia sono in grado di produrre. Dall'Azienda sanitaria regionale della Toscana è così arrivato il via libera per la produzione di circa 1.000 mascherine al giorno nelle carceri della Toscana, pronte a essere distribuite in tempi brevi, in attesa che l’Istituto Superiore di Sanità confermi il parere dell’Asl.
Carceri e Centri di Permanenza per il Rimpatrio: sì agli appelli contro il rischio contagio COVID
Cittadinanzattiva ha aderito a due distinti appelli lanciati alle Istituzioni per arginare l’epidemia Coronavirus e l’emergenza sanitaria nei Centri di Permanenza per il Rimpatrio e negli istituti penitenziari. Con il primo appello, una lettera sottoscritta dal Legal Team Italia, un’associazione di avvocati impegnati collettivamente per la tutela dei diritti e dei più deboli, decine di avvocati e diverse associazioni hanno chiesto al Ministro dell’Interno, ai Questori e Prefetti di tutta Italia la necessaria adozione di misure che limitino il rischio di contagio nei centri di detenzione amministrativa che, nel bilanciamento tra i diritti e gli interessi in gioco, obbediscano al prioritario obiettivo di ostacolare la diffusione dell’epidemia e salvaguardare la salute e la vita dei trattenuti e della popolazione tutta.
Sovraffollamento carcerario e diritti dei detenuti: quali misure?
Le carceri sono sovraffollate e l’emergenza Coronavirus non ha fatto altro che amplificare una situazione già di grave criticità. Le proteste dei detenuti che stanno dilagando in questi giorni scoperchiano in modo drammatico un vaso di pandora che da tempo si è scelto di ignorare, a cominciare dai grandi problemi del sovraffollamento e di una sanità penitenziaria estremamente carente. Ma qual è la situazione oggi in base ai numeri ufficiali?
Scarti preziosi, partecipa anche tu al contest sull’economia solidale circolare!
Sai cosa significa economia solidale e circolare? Si tratta di pratiche di produzione e consumo sostenibili che riescono a coniugare l'attività d'impresa con percorsi di inclusione socio-lavorativa per le persone più fragili e vulnerabili, intese non più come "scarti" bensì come risorse di capitale sociale, relazionale e di competenze lavorative.
Sea Watch: per la Cassazione Carola Rakete agì correttamente
E’ quanto scrivono i giudici della terza sezione penale della Corte di Cassazione, nelle motivazioni depositate a fine febbraio. La Corte ha annullato l’ordine di arresto emesso dalla Procura di Agrigento, non convalidato dal Gip, nei confronti della comandante della nave Sea Watch perché Carola Rackete agì correttamente seguendo le disposizioni sul salvataggio in mare: l'obbligo di prestare soccorso, stabiliscono i giudici, comporta anche l'obbligo di sbarcare i migranti in un luogo sicuro.
Coronavirus: attenzione ai diritti dei detenuti
La diffusione del Coronavirus sta suscitando grande apprensione anche all’interno degli istituti penitenziari, anche se ancora non si registra una diffusione del virus. Le persone detenute non hanno pertanto alcun motivo per essere identificate come fattori di rischio di diffusione del Covid-19 essendo, anzi, da questo punto di vista più tutelate di altri proprio in ragione dei loro limitati contatti con l’esterno. L’Amministrazione penitenziaria sta dunque adottando le misure necessarie per garantire e assicurare la piena tutela dei detenuti in luoghi, come quelli della detenzione, che facilmente possono rivelarsi più rischiosi a causa del sovraffollamento e delle scarse condizioni igienico-sanitarie.