consenso informato seminario

Raccomandazioni civiche per un consenso davvero informato. Scarica il documento

Esprimere un consenso davvero informato dovrebbe rappresentare un momento specifico di un più ampio processo di comunicazione e ascolto tra professionisti sanitari e cittadini. Un processo che dovrebbe essere dinamico e continuativo, e non iniziare ed esaurirsi con la firma del modulo di consenso informato.

Spesso invece cittadini ci raccontano di sentirsi disorientati o desidererebbero ricevere più informazioni sull’intervento a cui sottoporsi prima di firmare il Modulo di Consenso.

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ll Manifesto per l’energia del futuro nasce dalla volontà di contribuire a valorizzare le potenzialità connesse alla completa liberalizzazione del mercato e si basa su quattro principi cardine attorno ai quali si vuole disegnare un mercato energetico che abbia come protagonista il consumatore. I principi sono: Risparmio, Sostenibilità, Innovazione. La semplificazione conseguita con la digitalizzazione porterà a una maggiore efficienza per il sistema.

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Cittadinanzattiva - Tribunale per i Diritti del Malato, insieme alla Federazione IPASVI, ha attivato l’Osservatorio civico sulla professione infermieristica.

Attraverso un’indagine pilota, il programma punta a mettere in evidenza luci, spazi di miglioramento e proposte su una professione che, nel futuro, a fronte dei bisogni di salute della popolazione e in particolare della domanda di cura delle fasce più fragili, sarà centrale nel processo di offerta sanitaria.

Gli infermieri sono chiamati ad esercitare un ruolo sempre più incisivo, basato sulla collaborazione con i medici e gli altri professionisti sanitari e rispondono a questioni particolarmente sentite dai cittadini; secondo i dati, del nostro recente “Monitoraggio civico dei Servizi sul Territorio”, infermieri su 10 sono reperibili nella fascia oraria della mattina, più di qualunque altra professione sanitaria, medici compresi, ma ad oggi ci sono bisogni sui quali è necessario impegnarsi maggiormente. E’ opportuno riflettere ad esempio sulla mancanza di ricambio di organico (blocco turn-over), ma anche sulle segnalazioni riportate nel Rapporto Pit Salute che parlano di scarsa assistenza infermieristica e medica nel 35,1% dei casi e di un 18,4% di infermieri che, in ospedale, è considerato responsabile di comportamenti “poco umani” (13,7% nel 2014, inferiore a quello dei medici, 50,5%).

Per questi motivi l’Osservatorio civico sulla professione infermieristica si pone l’obiettivo di:

  1. Dare significativo riconoscimento alla professione infermieristica;
  2. Far fare un ulteriore passo in avanti nel rapporto tra infermiere e paziente, cercando di intercettare le aspettative di quest'ultimo;
  3. Trovare comuni linee strategiche di azione che possano orientare la professione verso la migliore qualità dell’offerta.

L’indagine civica si è conclusa lo scorso 15 febbraio 2018 ed ha raccolto, in circa 30 giorni, l’esperienza di 1895 cittadini e pazienti, grazie soprattutto all’impegno delle 34 sedi territoriali del TDM, dislocate su 15 Regioni*.

I risultati sono stati anticipati in occasione del Congresso Nazionale di Fnopi durante il quale è stato messo in luce come servano più infermieri, in particolare nei servizi sanitari territoriali... più tempo dedicato all’assistenza e meno alla burocrazia....e che anche le Istituzioni riconoscano sempre di più le competenze e il contributo che la professione infermieristica può garantire all’innovazione organizzativa e quindi alla sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale (Leggi il comunicato stampa) 

Ad oggi prosegue la collaborazione con AISLEC, ALICE ITALIA, AMRI, ANIMO, ASBI, ASSOCIAZIONE PAZIENTI BPCO, IPASVI Roma, GFT (Gruppo Formazione Triage) e UILDM con i quali, nei prossimi mesi saranno messe a punto alcune linee strategiche di intervento volte a orientare la professione verso la migliore qualità dell’offerta.

Scarica una sintesi dei principali dati emersi.

* ABRUZZO, BASILICATA, CALABRIA, CAMPANIA, LAZIO, LOMBARDIA, MARCHE, PIEMONTE, PUGLIA, SARDEGNA, SICILIA, TOSCANA, UMBRIA, VALLE D'AOSTA, VENETO

 

 

Per avere maggiori informazioni contattare
Carla Mariotti : Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Anno di realizzazione  2017 in corso

 

 

Il progetto è realizzato con il contributo non condizionato:

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Anche nel 2018 proseguono le attività di Io sono originale, l’iniziativa promossa dalla DG Lotta alla contraffazione  - Ufficio Italiano Brevetti e Marchi del Ministero dello Sviluppo Economico e realizzata dalle Associazioni di Consumatori*.
Protagonisti sono sempre i consumatori, giovani, adulti e senior, con i quali le associazioni interagiscono con l’obiettivo di sensibilizzare sulla corretta informazione dei rischi legati alla contraffazione e per diffondere la cultura della legalità contro il Mercato del Falso.

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Il Premio Buone Pratiche per l’umanizzazione delle cure in sanità giunge quest’anno alla sua XIII edizione e dal  7 dicembre è  On- line il nuovo Bando di Concorso per l’anno 2017 - 2018
Verranno raccolte
attività progettuali ed esperienze pratiche in tema di umanizzazione delle cure e, per il focus specifico che varia annualmente, il tema è la lotta al fumo di tabacco e la conseguente promozione di stili di vita salutari

Saranno quindi considerate di particolare interesse ai fini valutativi i progetti di organizzazioni sanitarie pubbliche e private che avranno ad oggetto il tema della

  • umanizzazione delle cure
  • lotta al fumo di tabacco  e promozione di stili di vita salutari

Partecipa! SCARICA IL BANDO

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Comune di Ferrara e Cittadinanzattiva lanciano la lll Edizione della Scuola di Riuso.

La Scuola di Riuso è un’iniziativa di Cittadinanzattiva in collaborazione con l’associazione di promozione sociale YOUrbanMOB e l’impresa sociale Aniti, che si svolge lungo tutto il territorio nazionale

L’Italia è disseminata di beni pubblici e privati inutilizzati, luoghi che raccontano storie di persone e di attività, manufatti che hanno immagazzinato l’energia necessaria alla loro costruzione e che potrebbero essere riutilizzati per nuovi fini. Nonostante ciò non si è riusciti fino ad ora a mettere in relazione l’esistenza di questo enorme patrimonio costruito disponibile e la domanda sociale di spazi.

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Partecipa alla consultazione sulla mobilità sostenibile 

Partecipa al concorso fotografico

Segui le iniziative sul territorio 

 La questione

  • I trasporti stradali producono più di ¼ del totale delle emissioni inquinanti;
  • in Italia l’86,4% degli spostamenti motorizzati urbani avviene con mobilità individuale e solo il 13,6% con mezzi collettivi. Percentuali ben più alte rispetto a quelle delle altre metropoli europee;
  • nel nostro Paese ci sono 62 auto ogni 100 abitanti, molto più della media europea;
  • nel 2015 si sono verificati complessivamente 174.539 incidenti stradali con ben 3.428 vittime e 246.920 feriti;
  • le aree urbane sono sempre più degradate per l’occupazione massiva delle automobili, a discapito dei pedoni;
  • secondo dati Cittadinanzattiva, l’80% dei cittadini dichiara di aver subito disservizi nell’utilizzo del trasporto pubblico locale, considerandolo poco efficiente e affidabile.

Elementi quali la congestione del traffico, il livello di incidentalità, le emissioni inquinanti, un trasporto pubblico non rispondente alle esigenze dei cittadini, il degrado delle aree urbane e il consumo di territorio (causato dalla realizzazione di strade e infrastrutture chiamate ad ospitare sempre più veicoli) sono le criticità che ruotano intorno al tema della mobilità nei centri urbani.

È evidente che il comparto dei trasporti genera delle esternalità negative che si trasformano in costi sociali alla lunga sempre meno sostenibili.

La nostra idea di mobilità

Per Cittadinanzattiva la mobilità va resa sostenibile da un punto di vista:

  • sociale, contemplando modalità di spostamento accessibili e praticabili da parte delle persone diversamente abili o a mobilità ridotta, prevedendo scelte alternative per la mobilità, contribuendo a risolvere la congestione del traffico e a migliorare la tutela di chi viaggia;
  • ambientale, riducendo emissioni inquinanti e rumore;
  • economico, in termini di costi e tariffe da dover sostenere da parte dei cittadini.

La nostra idea di mobilità si sviluppa in modo coerente al raggiungimento del goal 11, definito nell’ambito degli Obiettivi di sviluppo sostenibile stabiliti dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite: “rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili” – con particolare attenzione al target 11.2: “entro il 2030 fornire l’accesso a sistemi di trasporto sicuri, sostenibili, e convenienti per tutti, migliorare la sicurezza stradale, in particolare ampliando i mezzi pubblici, con particolare attenzione alle esigenze di chi è in situazioni vulnerabili, alle donne, ai bambini, alle persone con disabilità e agli anziani”.

Il progetto “mobilitime – è tempo di muoversi”

La finalità generale di questo progetto è quella di sensibilizzare i cittadini su questi temi, di educarli a diversi e nuovi modelli più sostenibili e responsabili, nonché interrogarli e coinvolgerli nella individuazione delle eventuali criticità e punti di forza legate alla loro diffusione.

La promozione di una nuova cultura della mobilità rappresenta la strategia più adeguata, nel lungo periodo, per affrontare le questioni connesse alla congestione delle città e a quanto da essa deriva. A nostro avviso, ruolo centrale ricopre l’educazione ad un nuovo modello, più sostenibile, basato sull’attenzione ai temi ambientali e la condivisione, con un forte orientamento alla multi modalità e all’interoperabilità dei mezzi nel particolare, e in generale ad un approccio più sostenibile al mondo dei servizi pubblici locali.

Attività previste

Le attività principali sono:

  1. iniziative di divulgazione e sensibilizzazione in diverse città italiane con distribuzione di materiale informativo gratuito ai cittadini, associati e non, presso le nostre sedi territoriali, a partire da metà settembre (consulta l’agenda appuntamenti). Il pieghevole informativo è disponibile al download;
  2. realizzazione della terza edizione della consultazione civica sulla mobilità sostenibile, con particolare attenzione alla mobilità urbana e alla sharing mobility. Attraverso questa consultazione sarà possibile per noi raccogliere il punto di vista dei cittadini su un argomento che impatta direttamente sulla loro qualità della vita, evidenziare i rischi e le opportunità connesse allo svilupparsi e diffondersi delle nuove forme di mobilità e maturare proposte da portare all’attenzione di stakeholder di settore e decisori politici, così da continuare ad essere presenti nel complesso dibattito pubblico in corso sul tema;
  3. concorso fotografico sui social. Attraverso il concorso sarà possibile mantenere alta l’attenzione sul tema della mobilità sostenibile, coinvolgendo un ampio target attraverso la modalità social. Il concorso si pone come obiettivo una finalità sociale, ovvero svolgere un'azione di sensibilizzazione sul tema della mobilità sostenibile;
  4. evento conclusivo di presentazione dei risultati della consultazione e premiazione dei vincitori del concorso.

 

Scarica il report

 

Per saperne di più sulla posizione di Cittadinanzattiva in tema di mobilità: Clicca qui

Anno di realizzazione: 2017

Per maggiori informazioni: Cinzia Pollio Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Progetto realizzato con il sostegno di:

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Si ringrazia   per aver offerto il premio del concorso

LOGO BIERO LA BICI VERDE

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Negli ultimi anni, al sistema dei centri governativi di accoglienza e alla rete comunale dello SPRAR si è sovrapposto un sistema “informale” di centri temporanei, i cosiddetti CAS, i Centri di Accoglienza Straordinaria, strutture eterogenee dislocate su tutto il territorio nazionale, affidate in gestione ai soggetti più diversi: comuni, realtà del terzo settore, imprenditori privati.

Ma si tratta di un sistema che si rivela pieno di opacità, di mancanza di trasparenza sugli affidamenti, fuori controllo: questo perché la scelta della gestione emergenziale consente spesso di scavalcare regole e procedure ordinarie nell’affidamento dei servizi, rende totalmente opaca l’assegnazione di appalti e finanziamenti pubblici, abbassa il livello dei controlli pubblici sulla realizzazione degli interventi rivolti ai migranti, produce sacche di speculazione privata e terreno fertile per infiltrazioni criminali, senza parlare poi della qualità dei servizi che vengono erogati.

Non esiste un elenco pubblico dei CAS, della loro ubicazione, di chi li gestisce. Non c’è alcuna trasparenza su affidamenti e gestioni, sui finanziamenti, sul rispetto degli standard di erogazione dei servizi previsti da convenzioni e capitolati d’appalto.

TRE LEGGI PER LA GIUSTIZIA E I DIRITTI

Cittadinanzattiva è tra le associazioni del comitato promotore della Campagna “Tre Leggi per la Giustizia e i Diritti: Tortura, Carceri, Droghe”, tre leggi di civiltà dirette rispettivamente ad introdurre il reato di tortura nel codice penale, a modificare la legge Fini-Giovanardi  sulle droghe ed a ripristinare la legalità nelle carceri sovraffollate.

Le tre proposte di legge di iniziativa popolare sono state depositate lo scorso gennaio in Cassazione e costituiscono  un vero e proprio programma di governo per ripristinare la legalità nel nostro sistema penale e penitenziario. 

La prima riguarda l’introduzione del reato di tortura nel codice penale e vuole sopperire ad una lacuna normativa grave del nostro ordinamento. In Italia manca infatti il crimine di tortura nonostante vi sia un obbligo internazionale in tal senso e nonostante sia pacifico che la proibizione legale della tortura qualifica un sistema politico come democratico. Il testo prescelto è quello codificato nella Convenzione delle Nazioni Unite.

AUDIT CIVICO NELLA GIUSTIZIA CIVILE copia

Negli ultimi quattordici anni Cittadinanzattiva ha promosso e sviluppato progetti e metodologie di valutazione civica in diversi ambiti di intervento della Pubblica Amministrazione.
Per valutazione civica si intende la produzione e l’uso di informazioni da parte dei cittadini in funzione della attivazione di proprie politiche e della partecipazione alle politiche pubbliche, sia in sede di definizione e implementazione che in sede di valutazione.
Sono i cittadini stessi, organizzati e dotati di adeguati strumenti e tecniche di valutazione, a produrre informazioni rilevanti su ambiti di analisi ritenuti significativi, quali servizi resi da soggetti pubblici o privati (es. sanità, trasporti, scuola, utenze, servizi finanziari, etc.) o politiche pubbliche attuate in determinati settori (come welfare, ambiente, giustizia), a livello nazionale o locale.

Nel 2012, Cittadinanzattiva ha realizzato un’esperienza pilota di valutazione civica di 9 Tribunali civili. L’iniziativa, promossa dalla rete Giustizia per i Diritti di Cittadinanzattiva con il supporto dell’Agenzia Nazionale di Valutazione Civica ed in collaborazione con l’Associazione Nazionale Magistrati e con l’Associazione Dirigenti della Giustizia, ha coinvolto 9 Tribunali Civili dislocati in diverse regioni, del Nord, del Centro e del Sud.

Sulla scia di questa esperienza e nell’ambito del progetto di Monitoraggio delle Performance per la Giustizia (MPG) - condotto dal Dipartimento della Funzione Pubblica in coordinamento con il Ministero della Giustizia e le Regioni aderenti - è stata attivata una collaborazione tra Cittadinanzattiva e il Dipartimento della Funzione Pubblica e progettata un’attività di valutazione civica mirata all’analisi delle dimensioni che determinano l’esperienza di accesso al servizio Giustizia, dal punto di vista del cittadino.

Il progetto ha un duplice obiettivo:

  1. Ampliare le dimensioni di analisi di MPG, assumendo un punto di vista analitico orientato dal punto di vista dell’utente del servizio Giustizia, invece che in un’ottica interna al sistema;+
  2. Definire una metodologia per la valutazione civica dei Tribunali, che possa essere utilizzata in futuro per la creazione di un sistema diffuso di valutazione civica degli Uffici Giudiziari a supporto di questi stessi, nelle loro azioni di cambiamento e miglioramento.

    Le attività previste per la valutazione civica dei Tribunali hanno previsto un elevato livello di interazione con gli Uffici Giudiziari, il Ministero della Giustizia, gli Ordini degli Avvocati così da rendere un elemento critico di successo il coinvolgimento di questi e la condivisione degli obiettivi del progetto.

Tali attività hanno avuto ad oggetto la raccolta di informazioni civiche attraverso la somministrazione, da parte dei volontari di Cittadinanzattiva, degli strumenti di rilevazione descritti di seguito.
Nello specifico, sulla base di una prima attività di progettazione congiunta tra MPG e Cittadinanzattiva, sono stati elaborati quattro strumenti di audit civico per raccolta dati e informazioni qualitative:
1. un questionario di rilevazione dati, da sottoporre al Presidente e al Dirigente dell’Ufficio Giudiziario;
2. una griglia d’osservazione diretta, per la rilevazione sul campo da parte dei volontari di Cittadinanzattiva;
3. un questionario per l’Ordine degli Avvocati;
4. un format per la compilazione dei dati sui flussi giudiziari, che verranno richiesti direttamente al Ministero della Giustizia.
Uffici coinvolti

Al fine di individuare un campione significativamente stratificato di esperienze, sono state monitorate sei sedi di Tribunale Civile Ordinario, sulla base dei seguenti elementi di valutazione:
• rappresentatività dimensionale, cercando di selezionare un campione variegato rappresentativo delle diverse dimensioni degli Uffici Giudiziari Italiani;
• rappresentatività territoriale, cercando di individuare Uffici che operano in contesti difformi per dimensioni sociali ed economiche, così da permettere un’analisi controfattuale rispetto all’oggetto principale d’indagine, gli Uffici delle Regioni ad Obiettivo Convergenza (ROC).

Sulla base di questi criteri, sono stati selezionati i seguenti Tribunali Civili:
• Bologna
• Catania
• Firenze
• Milano
• Napoli
• Taranto

Alla fine del progetto è stata prevista l’elaborazione di un output finale, un Rapporto di valutazione civica sulla Giustizia, nella sua seconda versione, rivisto sulla base dei presupposti precedentemente descritti. Tale documento ha la finalità di restituire un secondo documento analitico in termini di audit civico, specifico per i Tribunali, dopo l’esperienza sperimentale del 2012. Tale documento nasce per analizzare, dal punto di vista del cittadino/utente, le principali dimensioni d’interazione con il servizio Giustizia, cercando di fornire una valutazione oggettiva sui livelli e gli standard di servizio offerti dai Tribunali, con particolare riguardo a tutti i servizi e le iniziative atte a semplificare l’accesso degli utenti al servizio Giustizia.

L’elaborazione degli strumenti di audit e l’elaborazione stessa del rapporto sulla base dei dati raccolti, permetterà anche l’elaborazione da parte di Cittadinanzattiva, con il supporto di MPG, di una metodologia di audit civico specifica per i Tribunali italiani, oggetto di attività di promozione e diffusione futura, da parte di Cittadinanzattiva.


Scarica il Report “Audit Civico nella Giustizia Civile

Per maggiori informazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Anno di realizzazione: 2015


Il progetto è stato realizzato in collaborazione con il Dipartimento della Funzione Pubblica

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