formazione vaccini

In tema di vaccini Cittadinanzattiva è da anni  impegnata in attività di empowerment rivolte ai cittadini in generale ed ai suoi attivisti in particolare, sia attraverso una campagna informativa su diritti e responsabilità in ambito vaccinale #rompilatrasmissione, sia attraverso seminari di formazione nelle sedi regionali di Cittadinanzattiva, come quella del 2018 “Vaccinazioni diritti e doveri oggi in Italia: informarsi per informare e promuovere empowerment” di cui  presentiamo la seconda edizione.

I numerosi atti normativi e programmatori intervenuti richiamano il TDM ad un necessario aggiornamento formativo allo scopo di favorire e promuovere l’empowerment dei cittadini.

A fronte di normative che cambiano e che rafforzano diritti e doveri, è quindi fondamentale fare chiarezza riguardo i numerosi errori e misinterpretazioni sul tema, prima di tutto a favore dei nostri attivisti che giocano un ruolo fondamentale nel trasferire le informazioni, affinché i cittadini possano acquisire sempre maggiore consapevolezza, oltre che essere vigili e primi attori di cambiamento in caso di eventuali disservizi.In particolare, il progetto: “Il diritto ai vaccini oggi in Italia: continuiamo a formare le prime linee di Cittadinanzattiva” al pari delle altre attività avviate in ambito vaccinale, si inserisce concretamente con quanto definito nel position paper espresso e approvato dalla Direzione Nazionale di Cittadinanzattiva nel 2017.

progetto esc

Finanziato dal Ministero del Lavoro e politiche sociali, ai sensi dell’art. 72 del Decreto Legislativo del 3 luglio 2017 n. 117, il progetto “ESC-Economia Solidale Circolare” ha come promotori CNCA (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza), Cittadinanzattiva e CICA (Coordinamento Italiano delle Case Alloggio per persone con HIV/AIDS).

Obiettivi

Il progetto ha come obiettivo la definizione di un modello di economia solidale circolare basata sullo sviluppo di pratiche di produzione e consumo sostenibili e responsabili nella compagine associativa e fra i principali stakeholder dei proponenti, diminuendo la produzione di rifiuti, valorizzando pratiche di recupero, riutilizzo e riciclo dei materiali e coniugando l'attività d'impresa con i percorsi di inclusione socio-lavorativa per le persone più fragili e vulnerabili, intese non più come "scarti" bensì come risorse di capitale sociale, relazionale e di competenze lavorative.

progetto esc

Finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, ai sensi dell’art. 72 del Decreto Legislativo 3 luglio 2017, n. 117, il progetto ha come promotori AICS (Associazione Italiana Cultura e Sport), Cittadinanzattiva e FICTUS (Federazione Italiana Enti Culturali, Artistici e Sportivi), in collaborazione con Cittalia, Centro Europeo di Studi e Ricerche per i Comuni e le Città – Fondazione di Ricerche dell’ANCI.

I beneficiari del progetto sono giovani italiani e profughi, richiedenti asilo e/o protezione internazionale ospitati presso CAS o SPRAR di età compresa tra i 16 e 25 anni.

 

Premessa

Le migrazioni internazionali rappresentano un fenomeno in crescita, trasversale a tutto il territorio nazionale, che è divenuto un elemento costante all’interno della vita della comunità “accogliente”. Tuttavia, il fenomeno è oggetto di numerose misperception: certe cornici interpretative hanno contribuito ad ancorarlo allo sviluppo di un’emergenza, securitaria o umanitaria, spesso senza considerare le normative ed i cambiamenti geopolitici che hanno contribuito a determinare un simile contesto. Le migrazioni appaiono così sempre più strumentalizzate e semplificate, recepite, nelle loro rappresentazioni, in una forma che sembra più subita che progettata: un fenomeno strutturale al quale si è risposto con un inasprimento dei controlli esterni e interni, non necessariamente efficaci. Ad oggi infatti la gestione dei flussi migratori viene posta principalmente in termini di erogazione di misure di accoglienza e primo soccorso, di tipo dunque “emergenziale” che, se efficaci negli stadi iniziali dell’arrivo delle persone migranti, non permettono né ai servizi né alla comunità accogliente, e tantomeno alla popolazione migrante di lavorare sullo scenario che va oltre lo “sbarco”; la permanenza di molti sul territorio e dunque la costruzione di quella che diventerà la “comunità del futuro”.

Alla luce di questi elementi, l’esigenza diviene occuparsi non solo dei flussi migratori quali “popolazioni in movimento” (osservando i numeri che le statistiche mettono a disposizione), ma anche e soprattutto lavorare sulle ricadute di questi spostamenti nella relazione fra comunità accogliente e comunità migrante, individuando obiettivi di coesione sociale, creando legami e presupposti per la costruzione delle comunità future.

 

Obiettivi e finalità

Con il progetto “Cultura dell’accoglienza e comunità inclusiva” si intende dunque realizzare un’attività tesa a sensibilizzare la comprensione del fenomeno migratorio e, anzi, a valorizzarne il contenuto, per sganciarlo dal frame di politiche che l’ha determinato e dalle credenze ormai retoriche, nonché strategie comunicative (fake news) frutto di cattive interpretazioni, per porre al centro il cittadino straniero e il suo vissuto.

Il progetto ha infatti l’obiettivo di diffondere presso le comunità locali coinvolte un modello di “accoglienza solidale” che prevede l’attivazione di percorsi di cittadinanza inclusiva mediante attività artistiche e ricreative ed iniziative di promozione dell’attivismo civico, animate da giovani cittadini italiani e migranti. In particolare, attraverso la cultura, l’arte e le attività ricreative, che diventano piattaforme per il dialogo e l’unità tra diverse comunità, si realizzano percorsi di inclusione e iniziative che fungano da strumento di connessione tra le tradizioni del Paese di origine e la nuova vita dei ragazzi coinvolti. In questo modo, dando vita a spazi creativi e progetti per limitare la discriminazione e i pregiudizi contro le persone migranti, ci si avvale delle forme di espressione artistica come veicoli prioritari per la definizione di percorsi d’accoglienza, buone pratiche e format d’integrazione.

 

Attività

L’ambito territoriale di attuazione comprende 20 Regioni, per un totale di 31 Province e 34 Comuni. In ciascun territorio coinvolto viene attivato un percorso di “cittadinanza inclusiva”, finalizzato alla promozione dell’attivismo civico dei giovani italiani e migranti secondo l’approccio “communityholder” incentrato su esigenze e obiettivi comuni anziché su specifiche esigenze dei singoli.  

Il percorso di “cittadinanza inclusiva” si svolge nell’arco di 18 mesi e si articola in 3 fasi:

  1. Start up: è incentrata sul lavoro di rete per il coinvolgimento di tutti gli attori del progetto attraverso un percorso di formazione sul modello teorico metodologico “accoglienza solidale”;
  2. Laboratori di comunità: sono finalizzati alla promozione della corresponsabilità, della cittadinanza attiva e della cultura del volontariato e del contributo dei giovani destinatari (italiani e migranti) alla gestione delle esigenze della comunità;
  3. Il testimone: i destinatari realizzeranno del materiale divulgativo a testimonianza dell’esperienza fatta insieme per patrimonializzare quanto costruito e diffonderlo sia alla cittadinanza locale che ad altri territori provinciali, verrà realizzata inoltre la valutazione sull’impatto sociale del progetto.

Attraverso le varie fasi, il progetto, nel suo insieme, si propone quindi di innescare una serie di movimenti comunitari in grado di migliorare l’interazione tra comunità accogliente e persone migranti e di sensibilizzare la comunità rispetto alla percezione del fenomeno migratorio, agendo sul fronte della coesione sociale.

Attraverso la creazione di gruppi misti e la realizzazione di attività e iniziative di impatto sulla comunità locale, si creano sinergie, incontri, scambi e occasioni di collaborazione tra la cittadinanza, le organizzazioni/istituzioni locali e le comunità di persone migranti.

Le attività realizzate hanno un impatto non solo sociale ma anche di tipo culturale, poiché la collaborazione e la realizzazione di iniziative pubbliche locali rendono visibili a tutta la cittadinanza movimenti e realtà che si pongono in diretto contrasto con gli stereotipi e le misinterpretazioni attualmente diffuse sul fenomeno migratorio, attraverso la partecipazione e l’attivismo delle stesse persone migranti alla vita del territorio e della comunità locale.

 

Anno di realizzazione: 2018/2020 - in corso

Per maggiori informazioni: Angela Masi Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. e Valentina Ceccarelli Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Da tantissimi anni come Cittadinanzattiva, Tribunale per i diritti del malato, siamo impegnati nella lotta “contro il dolore inutile”, molteplici le attività in questi anni che hanno portato al riconoscimento della dignità della persona in ogni momento, ma la battaglia più importante su questo tema è stata la Raccomandazione civica sul dolore cronico non oncologico, presentata nel 2008 alle Istituzioni che ha poi portato all’elaborazione della legge 38, legge nazionale sul dolore.

Dalla pubblicazione della L. 38/2010 diversi passi sono stati fatti, ma molto ancora c’è da fare per la sua piena attuazione. Per questo intendiamo continuare a percorrere questa strada per sensibilizzare e informare le persone anche sul tema dell’anestesia pediatrica e sul dolore dei piccoli pazienti. Da qui il progetto “Pronti a partire”

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SCARICA LA GUIDA 

In continuità con il lavoro svolto nella prima edizione, intendiamo rafforzare le capacità di intervento sul fronte della corretta informazione e diffondere una consapevolezza diffusa relativa all’opportunità di cura offerta dai vaccini. Nonostante in questi ultimi mesi il dibattito sui vaccini sia stato ’scosso’ positivamente dal Patto sulla scienza, quello delle vaccinazioni rimane un tema su cui continuare a lavorare per fornire un’informazione chiara e tempestiva.

In questa nuova edizione un focus sarà dedicato alle persone che soffrono di patologie croniche; in concomitanza con la stagione influenzale, nella seconda edizione all’interno della guida sarà possibile ricevere informazioni sul vaccino antinfluenzale, tutto animato attraverso i nostri canali social.

 carta della qualita dei day hospital oncoematologici

Oggi l’area oncologica risulta essere tra quelle nelle quali Cittadinanzattiva nella sua attività quotidiana di tutela, raccoglie il maggior numero di segnalazioni. Un importante numero di segnalazioni riguarda l’accesso alle terapie nei day hospital ed in particolare l’organizzazione dei servizi sanitari non razionali/disfunzionali e molto difformi sul territorio, la difficoltà ad accedere tempestivamente alle terapie farmacologiche, discontinuità assistenziale tra ospedale e territorio e nella mobilità interregionale, la mancanza di umanizzazione delle cure.

Per questo motivo Cittadinanzattiva con la collaborazione di AIL, ha deciso di impegnarsi sul tema per individuare criticità e punti di forza. Una prima iniziativa, partita nel 2018, è stata quindi la realizzazione di un monitoraggio civico dei Day hospital oncoencologici.

O.R.A. SITO WEB

È O.R.A. di muoversi! Di rompere gli schemi, allargare gli orizzonti, immaginare e percorrere nuove strade. Open Road Alliance è l'alleanza dei giovani delle città metropolitane d'Italia, riuniti per progettare le comunità del futuro e costruire il nuovo Manifesto della Mobilità Sostenibile - La Mobilità del Futuro.

L’intento di O.R.A., il progetto ideato su iniziativa di Cittadinanzattiva e Fondazione Unipolis, è promuovere una nuova cultura della mobilità attraverso l’educazione ad un nuovo modello di mobilità più sostenibile in senso ampio, basato cioè sull’attenzione ai temi ambientali, la condivisione dei mezzi, la sicurezza, un orientamento alla multimodalità e all’interoperabilità oltre che ad un approccio più sostenibile al mondo dei servizi pubblici locali. Le azioni progettuali si collocano nell’ambito degli obiettivi di sviluppo sostenibile indicati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. Partire dai giovani, promuovendo la loro partecipazione attiva su questi temi, è fondamentale per costruire comunità intelligenti, inclusive, sostenibili e favorire il dialogo tra gli stakeholder attorno alle tematiche più rilevanti. Prima fra tutte quella delle aree urbane dove, oltre al rispetto delle regole e alla consapevolezza della strada come bene comune, servono nuovi assetti urbani.

terra aterna

Cittadinanzattiva, nel contesto di realizzazione del programma RESTART finanziato da ANCI e dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale, realizzerà alcune giornate di formazione e attivazione di facilitatori, giovani (16-35) interessati ad animare l’ALTO ATERNO con attività di promozione del territorio e di sviluppo locale, creazione e supporto alla microimprenditorialità. Gli incontri e i laboratori si svolgeranno dal 16 luglio al 31 agosto e saranno volti a realizzare coralmente, a partire dal racconto di esperienze simili e con l’apporto delle capacità dei partecipanti, strumenti e modalità partecipate per la diffusione di conoscenze culturali e paesaggistiche, di specificità e ricchezze presenti sul territorio, coordinare azioni per ri-significare spazi pubblici trascurati, creare occasioni di collaborazione fra le numerose realtà territoriali, aumentare la conoscenza e l’applicazione dell’innovazione. I Comuni coinvolti nel progetto sono: Barete, Capitignano, Cagnano Amiterno, Montereale e Pizzoli.

attivi in europa quali prospettive di advocacy all indomani delle elezioni europee

A seguito delle recenti elezioni europee, nei confronti degli attori della società civile potrebbe  cambiare qualcosa a livello di attenzione da parte dei nuovi Parlamento e Commissione Europea? Per chi è impegnato nell'advocacy potrebbe rendersi necessario presentarsi ai nuovi rappresentanti delle Istituzioni Europee in modo differente rispetto al passato (in termini di alleanze/nuove modalità di comunicazione/strategie, etc.). Su quali azioni prioritarie puntare per il prossimo futuro a livello europeo?

La tavola rotonda “Attivi in Europa: quali prospettive di advocacy all’indomani delle elezioni europee” ha avuto l'obiettivo di avviare una prima riflessione tra un selezionato numero di interlocutori sensibili alle tematiche europee.

L’iniziativa è stata realizzata nell’ambito del progetto Europeo “Polart Circle”, finanziato dal Programma Erasmus+ dell'Unione Europea, che mira a coniugare l’attivismo civico con le forme espressive dell’arte.

Di seguito il programma dell’iniziativa:

Modera:

Anna Lisa Mandorino, Vicesegretario generale di Cittadinanzattiva

15:00 - Introduzione:
Mariano Votta, Responsabile Politiche Europee di Cittadinanzattiva e Direttore Active Citizenship Network

Presentazioni:
Esito delle elezioni Europee e possibili scenari per gli operatori del terzo settore
Pier Virgilio Dastoli, Presidente del Consiglio Italiano del Movimento Europeo

Le attività di Cittadinanzattiva all’estero e piano d’azione 2019-2020
Daniela Quaggia, Project Manager Active Citizenship Network

L’esperienza di Polart Circle
Sara Beltrami, volontaria Cittadinanzattiva (video messaggio)

Tavola rotonda:
Arturo Salerni, Presidente Coalizione Italiana per le Libertà e i Diritti civili (CILD)
Gianluca Giansante, Digital Communication Strategist Partner, Comin & Partners
Claudia Salvi, Europe Direct Roma Innovazione, Formez PA
Diva Ricevuto, Istituto Luigi Sturzo
- Young Leaders

17:00 - Chiusura lavori

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EU Project co-funded by the Erasmus+ Programme Strategic Partnership

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IIa ANNUALITÀ

Premessa e tema portante nel 2019

In Italia le farmacie rappresentano un fondamentale presidio del Servizio Sanitario, anche se -come emerso dal I° Rapporto Annuale sulla Farmacia - non sempre vengono sufficientemente valorizzate.

A partire da una analisi condivisa dei risultati emersi durante la prima Iª annualità del progetto, nel 2019 Cittadinanzattiva in partnership con Federfarma, ha deciso di dare continuità al progetto dando il via alla seconda annualità.

L’ambito della fragilità/cronicità viene confermato quale cornice di riferimento della progettualità ed in particolare nel 2019 è stato individuato come tema portante il ruolo delle Farmacie nella implementazione nel Piano Nazionale Cronicità per ciò che attiene alla Prevenzione e all’Aderenza terapeutica.

 

Finalità generale ed obiettivi specifici del progetto

L’iniziativa ha la finalità ultima di contribuire a qualificare il rapporto tra farmacia/ farmacista e cittadino, in un’ottica di reciproca fiducia, scambio e collaborazione, nonché di valorizzazione, rilancio e diffusione della “Carta della Qualità della farmacia”.

Nello specifico, nel 2019 il progetto produrrà la seconda edizione del Rapporto Annuale sulla Farmacia quale strumento di politica pubblica, comprensivo di dati e proposte politiche.

 

Attività programmate e strumenti di indagine

Non muta l’impianto metodologico già utilizzato nella prima edizione mentre si arricchiscono le attività, infatti nel 2019, in merito al tema sopra esplicitato, si effettuerà una ricognizione raccogliendo dati dai 3 target: Farmacisti, Cittadini e Associazioni di Pazienti.

  1. Questionario rivolto ai Farmacisti: Il questionario si trova sul sito di Federfarma ed è compilabile direttamente dai farmacisti accedendo all'Area riservata. Il questionario è finalizzato alla raccolta di dati sulle attività condotte negli ultimi 24 mesi presso le farmacie in tema di Campagne di prevenzione, partecipazione agli Screening e supporto alla Aderenza terapeutica.
  1. Survey on line per Cittadini: rivolta a rilevare il loro grado di conoscenza ed esperienza dei nuovi Servizi attivati in Farmacia, ed in particolare rispetto al coinvolgimento dei cittadini in Campagne di prevenzione e Screening e all’eventuale supporto ricevuto in Farmacia alla aderenza alle terapie. Compila la scheda
  1. Intervista strutturata e Workshop con i leader delle Associazioni di Pazienti aderenti al Coordinamento Nazionale delle Associazioni di Malati Cronici di Cittadinanzattiva (CnAMC) per conoscere i principali servizi sperimentati dalle persone con patologia cronica presso le farmacie nel corso dell’ultimo anno, le loro esperienze e le buone pratiche sul tema della prevenzione e del supporto dell’aderenza terapeutica in farmacia.

 

Anno di realizzazione: 2019

Per saperne di più, contattare la Responsabile del progetto Maria Vitale: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Il progetto è realizzato da Cittadinanzattiva in partnership con Federfarma
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e con il contributo incondizionato di Teva
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