PROGETTO infezioni ospedaliere antibiotico resistenza

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Cittadinanzattiva, impegnata da sempre sul fronte della sicurezza e della qualità delle cure e delle strutture sanitarie, da molti anni si è occupa del tema delle infezioni correlate all’assistenza (ICA) e dell’antibiotico-resistenza. Tra le iniziative più recenti: “Operazione sicurezza”, “Carta della qualità in chirurgia“ e “Raccomandazioni civiche sulla prevenzione delle infezioni correlate all’assistenza.

I dati dell’ultimo Rapporto Pit salute 2017confermano quanto ancora ci sia da fare. Dalle segnalazioni dei cittadini si evince che molte criticità sono legate alle infezioni da ferite chirurgiche; a quelle batteriche e delle vie urinarie derivanti dal frequente ricorso alla cateterizzazione dei pazienti e delle infezioni alle vie respiratorie. Non mancano poi segnalazioni sul cattivo o mancato uso di guanti e di camici da parte del personale sanitario e non sanitario; sulla mancata sostituzione, da parte degli operatori, delle scarpe utilizzate dentro e fuori l’ospedale e sull’errata disinfezione degli strumenti o delle mani dopo ogni prestazione; ed ancora le esperienze delle persone si riferiscono alla poca attenzione nel differenziazione dei rifiuti sanitari e nella sterilizzazione di ferri chirurgici oppure nel riutilizzo di materiali monouso.

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Contesto

I Paesi che hanno sottoscritto l’Accordo di Parigi dovranno attuare politiche di decarbonizzazione in tutti i settori dell’economia. Per l’Italia sarà necessario intraprendere un percorso “di sistema” a sostegno della transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio, coerente con gli obiettivi definiti nell’ambito delle Nazioni Unite e dell’Unione Europea.

In proposito, la nuova SEN ricopre un grande rilievo per la pianificazione della politica energetica nazionale verso l’allineamento agli obiettivi EU 2030 e 2050 e all’Accordo di Parigi, ponendosi in continuità con gli obiettivi fissati a livello globale nel settembre del 2015 dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e declinati nel nostro Paese dalla Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile (Agenda 2030 per l’Italia).

La nostra iniziativa si colloca nell’ambito di uno degli obiettivi dell’Agenda 2030, in particolare il numero 7 che è volto ad “assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni”, con la finalità di porre al centro il punto di vista del cittadino sul tema della sostenibilità energetica, all’indomani dell’adozione della nuova Sen, il cui processo di consultazione ha messo in rilievo la necessità di accelerare, in coerenza con gli obiettivi europei di lungo termine (2050), il percorso per rendere il sistema energetico italiano sempre più sostenibile sotto il profilo ambientale, con molta attenzione alle ricadute sui prezzi, alla sicurezza delle forniture e agli impatti ambientali delle nuove tecnologie e della stessa trasformazione.

In proposito, ad enfatizzare l’aspetto dell’urgenza di una sostenibilità anche economica dell’energia, si sottolinea quanto emerso recentemente dai dati dell’Osservatorio Ue sulla povertà energetica: se da un lato l’Italia è tra i Paesi europei dove le famiglie hanno più difficoltà a scaldare le proprie case e a pagare le bollette di luce e gas (ben il 14,6% delle famiglie italiane, infatti, si trova nell’incapacità di mantenere la propria casa riscaldata in modo adeguato) dall’altro è al terzo posto nella classifica dei paesi EU con i più alti prezzi dell’elettricità e del gas.

Finalità generale

L’obiettivo generale di questa iniziativa è quello di tematizzare gli aspetti più salienti sul fronte della sostenibilità energetica dal punto di vista dei cittadini, sui quali ricadono sia direttamente che indirettamente i risultati della politica energetica seguita a livello nazionale ed europeo, e dal punto di vista qualificato di diversi stakeholder di settore.

Obiettivi specifici

A seguito dell’approvazione della SEN e in considerazione degli SDG’s che incrociano il tema energetico, in particolare il 7, il nostro obiettivo specifico è quello di far emergere, dal punto di vista del cittadino, punti di forza e debolezza, opportunità e/o eventuali contraddizioni, nella percezione che i cittadini hanno dell’impegno della politica, delle aziende e della stessa società civile nel perseguimento della sostenibilità energetica. A fare da contraltare a tale visione, sarà preso in considerazione il punto di vista di stakeholder qualificati di settore. Dal confronto tra queste due visioni, che potrebbero anche non essere sovrapponibili, o almeno non su tutto, risulterà una fotografia dell’allineamento/scollamento tra i livelli istituzionale, aziendale e civico nella percezione dei temi, delle strategie e delle azioni messe in campo. Ciò consentirà di individuare le eventuali criticità e valutare proposte di miglioramento che potrebbero fornire un orientamento sia alle aziende nel loro impegno per la produzione e la distribuzione di energia sostenibile, che ai cittadini nelle loro scelte di approvvigionamento energetico e nei loro comportamenti di consumo.

Principali attività

Attraverso la realizzazione di una consultazione civica ci proponiamo di coinvolgere cittadini e stakeholder di settore per raggiungere una definizione congiunta di energia sostenibile e delle dimensioni considerate prioritarie. Cosa è per il cittadino l’energia sostenibile (al di là dell’efficienza energetica) e di quale impegno è disposto a farsi carico per un utilizzo sostenibile dell’energia? Cosa significa per le aziende produrre, utilizzare e distribuire energia sostenibile?

I risultati della consultazione saranno presentati in un evento pubblico organizzato per il 27 giugno (programma), nella cornice degli Energy days, nell’ambito della Settimana dell’energia sostenibile, promossa dalla Commissione europea.

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Anno di realizzazione: 2018

 

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Premessa
Le farmacie rappresentano un importante punto di riferimento nella rete di servizi e di professionisti qualificati che offrono risposta ai bisogni di salute dei cittadini, sia in termini di potenziale di prossimità e personalizzazione, sia in ordine alla implementazione del modello della “farmacia dei servizi”, a forte valenza socio-sanitaria.
Apoteca Natura comprende una rete di circa 600 farmacie in Italia e 300 in Spagna in regime di franchising gestisce le 21 farmacie Comunali di Firenze riconosciute come Società Benefit. La filosofia che caratterizza Apoteca Natura mira a valorizzare un approccio sistemico alla salute, inteso come esercizio di corretti stili di vita, attenzione all’ambiente, appropriatezza della cura e centralità delle relazioni ai fini del benessere della persona e, quindi, del suo stato di salute.

Qualche anno fa uno slogan del Tribunale per i diritti del malato di Cittadinanzattiva recitava: “La sanità italiana sta molto male, ma lasciarla morire non è una soluzione. Aiutaci a trasformare gli ospedali italiani in ospedali”.

È davanti agli occhi di tutti la contraddizione di un servizio sanitario dotato di grandi tecnologie, strumentazioni e professionalità che ogni giorno mette a nudo la sua inadeguatezza di fronte a un cittadino che richiede cure adeguate, ascolto, comprensione, attenzione alla sua dignità, al suo tempo, alle sue esigenze.

La sanità, nonostante i tanti esempi positivi di personalizzazione e umanizzazione delle cure e migliore presa in carico del paziente sul territorio, si presenta ancora troppo spesso come un mondo poco centrato sui bisogni della persona e delle cronicità e ancora eccessivamente difforme sul territorio.

Il Rapporto Pit Salute, che annualmente raccoglie e sistematizza le segnalazioni dei cittadini in ambito sanitario (oltre 25.000 segnalazioni all'anno), registra tempi di attesa inaccettabili, insostenibilità dei costi sanitari per le famiglie, iter burocratici eccessivamente farraginosi, difformità territoriale nella erogazione dei servizi e tagli alle prestazioni.

Storia della promozione delle buone pratiche in ambito sanitario
L'impegno di Cittadinanzattiva – Tribunale per i Diritti del Malato nel promuovere e incentivare le azioni di miglioramento nei servizi sanitari, le esperienze innovative e le politiche centrate sull'orientamento al cittadino  parte  nel 1988 con il viaggio del Pulmino dei diritti, durante il quale vengono premiati operatori sanitari distintisi per aver favorito la tutela dei diritti dei cittadini.
Nel 1997 Cittadinanzattiva promuove la prima edizione del Premio Andrea Alesini per le buone pratiche in sanità. Vengono presentati 140 progetti e premiati un reparto ospedaliero, una nuova struttura sull'handicap, un programma di assistenza domiciliare e una casa alloggio per bambini cardiopatici.
Da quel momento il Premio diventa un appuntamento annuale, da cui nasce e si concretizza l'idea di raccogliere in una banca dati tutti i progetti contrassegnati da specifiche caratteristiche: innovatività, misurabilità, sostenibilità, riproducibilità.
Nasce anche una rete di operatori sanitari per le buone pratiche in sanità, grazie alla quale si rafforza la partnership con gli stakeholder del sistema sanitario: dirigenti e operatori sanitari, associazioni professionali,  società scientifiche, organizzazioni di malati cronici e di tutela dei diritti.
In particolare, nell'ambito delle buone pratiche in pediatria, Cittadinanzattiva ha collaborato con il network "Gli ospedali di Andrea", istituito dall'A.Ge (Associazione italiana genitori) in partnership con Irsef (istituto ricerche studi educazione famiglia) e Eiss (Ente italiano servizi sociali), e nato per l'umanizzazione delle strutture sanitarie per l'infanzia.

Per avere maggiori informazioni contatta Valentina Condò: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Per saperne di più in tema di politiche sanitarie visita la relativa Area di interesse.

XIII edizione del Premio Buone Pratiche Alesini sull’Umanizzazione delle Cure

Assegnati premi e menzioni  della XIII Edizione del Premio  Andrea Alesini

Premio Buone Pratiche per l’umanizzazione delle cure 2017 - 2018

Sono state raccolte attività progettuali ed esperienze pratiche in tema di umanizzazione delle cure e, per il focus specifico che varia annualmente, il tema è stato la lotta al fumo di tabacco e la conseguente promozione di stili di vita salutari

 

Sono quindi state considerate di particolare interesse ai fini valutativi i progetti di organizzazioni sanitarie pubbliche e private che hanno avuto come oggetto il tema della

  • umanizzazione delle cure
  • lotta al fumo di tabacco  e promozione di stili di vita salutari

 

SCARICA IL BANDO

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Premio Buone Pratiche per l’Umanizzazione delle Cure in Sanità - Andrea Alesini
Anno 2017 - 2018

Riconoscere le esperienze di successo e le professionalità è uno dei modi attraverso cui Cittadinanzattiva da sempre contribuisce a valorizzare e diffondere la buona sanità nel nostro Paese.

Varie iniziative ed attività sono state messe in campo negli anni da Cittadinanzattiva e l’impegno è poi proseguito con l’ Istituzione nel 1997 del Premio Buone Pratiche per l’umanizzazione delle cure in sanità dedicato ad  Andrea Alesini.

Un premio che i cittadini attribuiscono alla sanità che funziona

Attraverso la raccolta di Buone Pratiche Cittadinanzattiva intende non solo premiare, ma anche diffondere  e mettere in rete quelle attività ed esperienze innovative e di miglioramento dei servizi socio sanitari che mostrino attenzione ai bisogni ed alle esigenze dei cittadini ed orientate a mettere ogni persona al centro.

L’obiettivo è far si che queste singole esperienze si trasformino in esperienze di “sistema”.

Consulta le informazioni sulle ultime cinque edizioni del Premio e la banca dati dei progetti cliccando qui

 

Responsabile del Progetto: Giulia Mannella, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

Anno di realizzazione 2017- 2018

 

Il progetto è reso possibile grazie al contributo non condizionato di:

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Andrea Alesini:  Medico umbro della sanità pubblica, prematuramente scomparso, che ha avuto incarichi nel campo della medicina scolastica, dell’organizzazione sanitaria e della medicina preventiva; è stato nominato direttore generale nel 1994 della ASL RM-C. Ha rappresentato un una gestione della sanità “dalla parte dei cittadini”, attenta al dialogo e al rispetto dei diritti, nonché orientata a trasformare sempre le legittime aspettative in concrete azioni di governo

 

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Dal 1985 a oggi nella maggior parte dei paesi OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) la disuguaglianza fra ricchi e poveri è molto cresciuta. I numeri forniti dall’Istat sulla povertà assoluta e relativa e delle famiglie in stato di indigenza in Italia sono in continua crescita: nel 2015 si stima che le famiglie residenti in condizione di povertà assoluta siano pari a 1 milione e 582 mila e gli individui a 4 milioni e 598 mila
(il numero più alto dal 2005 a oggi).

Il contesto di riferimento descritto impone a tutte le componenti della società civile e ai soggetti del mondo bancario di cooperare e di rafforzare le partnership per affrontare questa grave emergenza che è anzitutto sociale e poi economica.

Da questa esigenza nasce la partnership tra la Fondazione per l’educazione finanziaria e al risparmio (FEDUF) e le principali associazioni di consumatori con l’obiettivo di mettere a fattor comune conoscenze e competenze al servizio dei cittadini.

Dalla collaborazione tra la FEDUF e le AACC (Associazioni di consumatori ) nasce il portale curaituoisoldi.it, rivolto ai cittadini adulti con l’obiettivo di mettere a disposizione informazioni di educazione finanziaria semplici, chiare e al di sopra delle parti, secondo un approccio divulgativo e informale. Obiettivo del portale è quello di fornire informazioni e consigli utili per un primo orientamento di base che aiutino i cittadini a decidere più consapevolmente in materia di gestione del denaro e relazione quotidiana con la banca.
Prendersi cura del proprio denaro vuol dire prestare attenzione ad una parte importante della propria vita, quindi, in qualche modo, significa prendersi cura di se stessi.

Il portale è dedicato a diversi argomenti, con schede di approfondimento e contenuti video. Visitando il portale sarà possibile ricevere informazioni utili sui seguenti argomenti: conto corrente, carte di pagamento, economia in famiglia, mutui e prestiti, investimenti, internet e phone banking, pensioni e previdenza, sovraindebitamento e usura.

La sezione SOS del portale curaituoisoldi.it è una sezione apposita dedicata alle fasce deboli e alle nuove povertà con l’obiettivo di fornire informazioni concrete per affrontare i momenti di difficoltà economica.

In questa sezione è possibile trovare informazioni utili su credito e strumenti di base, misure alle famiglie, utenze e fiscalità agevolata, recupero crediti e codice di condotta, strumenti di tutela extragiudiziale e sistemi di informazioni creditizie.

 

Per maggiori informazioni:
Cinzia Pollio Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Anno di realizzazione: 2016- 2019

 

 

*Curaituoisoldi.it è un progetto della Fondazione per l’educazione finanziaria e al risparmio, realizzato con la collaborazione di Adiconsum, Adoc, Altroconsumo, Assoconsum, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Codacons, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori.

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Rapporto Diabete 800x450 01

Il diabete è una delle tre emergenze sanitarie mondiali: in Europa circa 60 milioni di persone sono affette da questa patologia, il tasso è in continuo aumento, raggiungendo già il 10-12% in alcuni Stati membri; nel giro di 35 anni l'incidenza della diabete è quasi quadruplicata. Per ogni persona con diabete lo Stato spende mediamente 4.000 euro all'anno, per un totale di circa 16 miliardi di euro, ovvero il 15 per cento del fondo sanitario nazionale.
Nonostante ciò, la patologia diabetica è una di quelle per cui il legislatore è intervenuto maggiormente nel corso degli anni, a partire dalla Legge 115 del 15 marzo 1987. Pur essendo passati trent’anni continuano a giungere segnalazioni circa la carenza di assistenza, la chiusura dei centri di cura, una situazione a macchia di leopardo sul territorio e la difficoltà nel gestire la patologia e insorgenza di complicanze. Tutte criticità ben evidenziate negli anni da FAND Associazione Italiana Diabetici, a partire dal Rapporto “Linea D - Un percorso integrato per il paziente con diabete”.

LA GARA CHE VORREI800 450

Scarica la Raccomandazione civica

Cittadinanzattiva, attraverso le sue reti del Tribunale per i Diritti del Malato e del Coordinamento nazionale delle Associazioni dei Malati Cronici, ha elaborato una Raccomandazione civica affinché le gare in sanità siano corrette, trasparenti ed efficaci, non solo dal punto di vista economico, per una migliore allocazione e razionalizzazione delle risorse, ma soprattutto sotto l'aspetto della garanzia dei diritti dei cittadini, utilizzatori finali dei servizi, dei dispositivi medici e degli ausili.

Lo scopo è quello di  contribuire ad individuare parametri civici oggettivi, in grado di realizzare gare di acquisto che diano la giusta importanza alla persona malata come “essere unico”, attribuendo il giusto peso non solo al prezzo, ma anche alla personalizzazione, alla qualità, alla sicurezza e all’accessibilità del dispositivo medico, di protesi ed ausili.

L'importanza del tema emerge dai dati del XIV Rapporto sulle Politiche delle Cronicità: il 51% delle Associazioni riscontra criticità legate all’assistenza protesica ed integrativa con un incremento dei tempi di attesa nell’ultimo anno per l’erogazione di presidi, protesi e ausili in tutto il territorio nazionale. Tempi di attesa che non sono compatibili, molto spesso, con le condizioni del paziente e finiscono con produrre rischi concreti sul livello di autonomia della persona. Stesse criticità si evidenziano anche nel XIX Rapporto PIT salute: i cittadini segnalano problematiche sia nei servizi di assistenza protesica ed integrativa e che per i dispositivi medici (rispettivamente per il 65% e per il 35%). Nello specifico emergono difficoltà legate ai tempi di attesa (47.5%), alle forniture inefficienti/ costi da sostenere (26.2%), alla scarsa qualità dei prodotti (26.2%). Ne consegue che spesso i cittadini sono costretti ad utilizzare ausili e protesi che non supportano il loro stato di salute, ma che talvolta lo peggiorano oppure li costringono a rinunciare a quelli erogati dal SSN per acquistarli privatamente; gli stessi enti erogatori spesso si trovano a dover acquistare dispositivi fuori gara perché quanto acquistato in gara non corrisponde alle aspettative e ai reali bisogni di professionisti e persone malate.

L’iniziativa ha la finalità ultima di invertire il processo. La necessità e i bisogni dei cittadini devono quindi essere criteri centrali per impostare il processo di centralizzazione delle gare di acquisto. Dare il giusto valore non solo al prezzo ma, anche alla personalizzazione, alla qualità, alla sicurezza e all’accessibilità dei dispositivi medici, di protesi e ausili.

 

Per maggiori informazioni contatta Tiziana Nicoletti Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Anno di realizzazione 2017-2018

Con il sostegno non condizionato di Assobiomedica

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Le malattie croniche in Europa sono responsabili dell'86% di tutti i decessi e di una spesa di circa 700 miliardi di euro l’anno. In Italia sono quasi 24 milioni le persone che hanno una o più malattie croniche. Il nostro Paese, un anno e mezzo fa, ha messo nero su bianco come il Servizio Sanitario Nazionale intende occuparsi delle persone che soffrono di malattie croniche nel Piano Nazionale delle Cronicità: ma l’implementazione va a rilento. Attraverso l’Intesa di settembre 2016 tutte le Regioni e Province autonome si impegnano a recepire il documento con propri provvedimenti e a dare attuazione ai contenuti del Piano nei rispettivi ambiti territoriali. Ma ad oggi le Regioni procedono in ordine sparso e si evidenziano ancora molte aree critiche nella gestione delle malattie croniche.

Il quadro emerge dal seminario “Piano Nazionale delle Cronicità: a che punto siamo” promosso nel marzo 2018 dal Tribunale per i diritti del malato-Cittadinanzattiva, con la partecipazione dei principali stakeholder del mondo della salute e con il sostegno non condizionato di Chiesi Farmaceutici Spa.

iIl Piano Nazionale delle Cronicità vuole promuovere e mettere in atto interventi basati sulla unitarietà di approccio, centrato sulla persona ed orientato su una migliore organizzazione dei servizi e una piena responsabilizzazione di tutti gli attori dell’assistenza. Il proposito è di contribuire al miglioramento della tutela delle persone affette da  malattie croniche, riducendo il peso sull’individuo, sulla sua famiglia e sul contesto sociale, migliorando la qualità della vita, rendendo più efficacie ed efficienti i servizi sanitari in termini di prevenzione e assistenza e assicurando maggiore uniformità ed equità di accesso ai cittadini.

Lo scopo del progetto è quello di :

  • presidiare continuamente le conquiste in termini di diritti e partecipazione;
  • far si che il Piano Nazionale delle Cronicità, piattaforma viva e strategica, si costituisca e si metta in pratica concretamente la partecipazione civica.
  • stimolare una verifica puntuale dello stato di attuazione del Piano e delle strategie di partecipazione delle associazioni al work in progress dell’implementazione.

Per saperne di più:

  • il comunicato stampa;
  • la presentazione di Tonino Aceti, Coordinatore Nazionale del Tribunale per i diritti del malato e Responsabile del Coordinamento Nazionale delle Associazioni dei Malati Cronici di Cittadinanzattiva.

 

Per avere maggiori informazioni contattare
T. Nicoletti: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Anno di realizzazione: 2017- 2018

 

L’iniziativa è realizzata con il contributo non condizionato di Chiesi Farmaceutici S.P.A.

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Scarica il vademecum

Ricostruire un rapporto in crisi, restituendo centralità alla  relazione e alla fiducia reciproca, a partire dai diritti e doveri di ciascuno. Non è la storia di una coppia qualunque al centro della nostra nuova campagna “cura di coppia” ma quella rappresentata da medico e cittadino. La campagna è promossa in collaborazione con: associazioni di pazienti, esperti e oltre 20 tra organizzazioni di professionisti e strutture sanitarie, e prevede la realizzazione di un decalogo, un vademecum e la diffusione attraverso i canali digital.

Questo impegno nasce dalle esigenze espresse sia dai cittadini che dai medici. Infatti, dai dati di Cittadinanzattiva  emerge che la relazione tra medico e paziente è in difficoltà.  Da una parte, in circa 8 casi su 10, i cittadini segnalano poca sensibilità nell’ascolto o poca empatia. Una persona su 3 trova nel medico scarsa disponibilità a orientarla tra i servizi; una su 4 si confronta con un linguaggio troppo tecnico e poco comprensibile; una su 5 ha vissuto scarsa attenzione al dolore  D’altro canto, circa 1 medico su 3 ritiene insufficiente o inadeguato il tempo a disposizione per la cura; in ugual proporzione riscontra difficoltà per mancanza di personale e in 1 caso su 5 per cattiva organizzazione dei servizi. In aggiunta, non esiste ancora nel percorso di laurea del medico una formazione specifica sui temi della comunicazione e relazione.

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